

Tensioattivi e Cosmesi
La cosmesi ricopre un ruolo essenziale nella vita quotidiana di tutti noi. Studiosi e produttori sono alla costante ricerca di nuovi e performanti ingredienti per la creazione di formule innovative che oltre a detergere e a idratare la pelle, forniscano nutrizione e protezione, migliorando le funzioni della barriera cutanea mantenendo l’equilibrio del microbioma.
Una delle categorie di ingredienti presente in numerose formulazioni cosmetiche è quella dei tensioattivi: molecole anfifiliche la cui struttura chimica presenta una parte idrofobica con particelle insolubili in acqua (coda) ed una idrofilica con particelle solubili in acqua (testa).
In base alla loro origine, i tensioattivi si suddividono in:
- tensioattivi sintetici
- tensioattivi di origine naturale (che a loro volta si differenziano in tensioattivi bio-based e tensioattivi di origine microbica)
Tensioattivi Sintetici
I tensioattivi sintetici sono i più diffusi ed economici e costituiscono l’ingrediente principale in molte formulazioni cosmetiche. Vengono classificati in base alla carica presente sulla testa idrofila dopo dissociazione in acqua e sono noti per la peculiarità di abbassare la tensione superficiale ed interfacciale alle interfasi (liquido/gas, liquido/liquido, liquido/solido) e per le proprietà emulsionanti, detergenti, schiumogene e solubilizzanti.

Tensioattivi di Origine Naturale
I tensioattivi bio-based sono ottenuti per via chimica a partire da materie prime di origine vegetale e vengono utilizzati nell’industria cosmetica come alternativa verde ai surfattanti chimici, aventi prestazioni detergenti ed emulsionanti, buona biodegradabilità e bassa tossicità.
I biotensioattivi sono una classe di molecole strutturalmente eterogenee, prodotte da vari microorganismi, come funghi e batteri.
Vengono classificati in base alla loro composizione chimica e al peso molecolare e sono generalmente suddivisi in due classi principali:
- i biosurfattanti, composti a basso peso molecolare (lipopeptidi, glicolipidi) che riducono efficacemente la tensione superficiale ed interfacciale tra gas, liquidi e solidi. Presentano un’elevata capacità emulsionate, umettante, schiumogena e detergente, un’alta biodegradabilità e biocompatibilità.
- bioemulsionanti, polimeri ad alto peso molecolare (polisaccaridi, lipopolisaccaridi) che permettono la formulazione di emulsioni stabili.
Le componenti strutturali dei tensioattivi bio-based (proteine, lipidi e zuccheri) sono simili alle molecole che compongono le membrane cellulari: questa caratteristica conferisce loro una bassa o nulla tossicità, elevata compatibilità cutanea, proprietà anti-ossidanti, capacità idratanti e protettive, per questo sono ingredienti ideali per la realizzazione di prodotti cosmetici per la cura della pelle.

Biocompatibilità e biodegradabilità sono due aspetti importanti quanto l’efficacia funzionale, per questo le industrie produttrici favoriscono ingredienti di origine naturale, ma con caratteristiche funzionali analoghe a quelli a base chimica. L’impiego di tensioattivi green rappresenta perciò una chiave di volta nello sviluppo di formulazioni cosmetiche più eco-compatibili e può condurre ad una riduzione degli effetti nocivi dei tensioattivi chimici sull’ambiente e sulla pelle umana.
I tensioattivi bio-based vengono ottenuti a partire da oli di origine vegetale e animale, per via chimica. Hanno alta efficienza, sono economici e maggiormente biodegradabili, ma la loro produzione, seppur escluda il consumo di risorse petrolchimiche, non è ancora ad impatto zero.
I biosurfattanti, invece, sono il risultato della macchina biosintetica di diversi tipi di microorganismi. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che i biosurfattanti presentano:
- un’elevata efficacia
- una maggiore biodegradabilità e biocompatibilità
- una serie di proprietà biologiche potenzialmente vantaggiose in ambito cosmetico.